Nicola Campogrande
Nicola Campogrande (Torino, 1969) è considerato uno dei compositori italiani oggi più importanti.
Dal 2017 la sua musica è pubblicata in esclusiva dall’editore Breitkopf & Härtel.
La critica e il pubblico riconoscono nella sua musica freschezza ed espressività, spesso messe al servizio di lavori con una forte componente spettacolare. Come ha detto il direttore inglese Paul Daniel, «la grandezza delle composizioni di Campogrande sta nella sua capacità di creare una musica che appartenga al pubblico, che non crea divisioni tra chi la esegue e chi la ascolta. Le sue partiture comunicano un senso di ottimismo pieno di emozioni».Dal Teatro alla Scala alla Wigmore Hall di Londra, dalla Philharmonie di Parigi al Rudolphinum di Praga, da Cincinnati a Berlino, da Cracovia a Melbourne, da Toronto a Bogotà, la sua musica viene eseguita regolarmente in sale prestigiose di tutto il mondo ed è incisa su 35 cd monografici e collettivi.
Il suo rapporto fecondo con i maggiori interpreti internazionali si può spiegare con le parole usate dal mensile Amadeus: «la via più difficile ma più affascinante per un compositore è quella della creazione di un linguaggio proprio ma comprensibile, impresa non da poco, giacché bisogna evitare di essere autoreferenziali ma al tempo stesso banali. In poche parole, ci vuole ispirazione artistica. Ed è proprio quello che riesce a fare Nicola Campogrande».
Tra i suoi interpreti, oltre a numerose orchestre, ci sono Riccardo Chailly, Roberto Abbado, Mario Brunello, Gauthier Capuçon, Pietro De Maria, Emanuele Arciuli, Lilya Zilberstein e molti altri musicisti che hanno in repertorio suoi lavori e li presentano regolarmente in stagioni concertistiche di tutto il mondo. Molte le orchestre che hanno commissionato ed eseguito i suoi lavori (la Filarmonica della Scala, la Russian National Orchestra, l’Orchestre National d’Île-de-France, l’Orchestra Sinfonica di Milano, ADDA Sinfónica, la Saint-Paul Chamber Orchestra, la Lithuanian Chamber Orchestra…) spingendo il Giornale della Musica a scrivere che «la musica di Campogrande è felice nell’invenzione e nelle combinazioni compositive»”. Anche per questo è stato scelto dal Ministero degli Affari Esteri per rappresentare il nostro Paese nell’ambito delle manifestazioni “Italy in Us 2013 – Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti”.
Tra i suoi lavori teatrali vanno ricordate le opere #Folon (Opéra Royal de Wallonie, Liegi), La notte di San Nicola (Teatro Petruzzelli, Bari), Macchinario (Teatro Rossini, Lugo), Lego (Teatro Filarmonico, Verona), Alianti (Bimhujs, Amsterdam), Opera italiana commissionata per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia (Festival della Valle d’Itria, Martina Franca), De bello gallico, Cronache animali, la favola musicale Tempi burrascosi.
Nel catalogo sinfonico le pagine di maggior successo sono la Sinfonia n. 2 “Un mondo nuovo”, il Concerto per pubblico e orchestra, R (un ritratto per pianoforte e orchestra), Tre piccolissime musiche notturne, Cinque modi per aprire un concerto, Absolut. Concerto per violoncello, basso elettrico e orchestra, il ciclo delle 24 Expo Variations.
I suoi lavori cameristici più eseguiti sono invece Nudo, per pianoforte, i Preludi a getto d’inchiostro, per chitarra, Forme di felicità per violino e pianoforte, Rimedi per l’anima per quartetto d’archi, Danze del riso e dell’oblio per fisarmonica e pianoforte, Corale & Remix per pianoforte, Preludi da viaggio per pianoforte.
Dal 1998 conduce trasmissioni culturali per Rai Radio3. Per il canale televisivo Classica HD ha condotto per anni la trasmissione settimanale Contrappunti.
E’ l’autore di Occhio alle orecchie. Come ascoltare musica classica e vivere felici (Ponte alle Grazie, 2015, sei edizioni), 100 brani di musica classica da ascoltare una volta nella vita (BUR Rizzoli, 2 edizioni), Capire la musica classica ragionando da compositori (Ponte alle Grazie), Viaggio al centro dell’orchestra (BUR Rizzoli), del corso di musica per la scuola media Prima la musica! (Lattes), di Musica e amore, pubblicato dalla Utet, e di saggi e testi pubblicati da Rizzoli, dalla Treccani e da vari altri editori. E’ stato per dieci anni critico musicale de la Repubblica. Ora collabora con le pagine culturali del Corriere della Sera.
Dal 2016 al 2023 è stato direttore artistico del festival MiTo Settembre Musica.
È stato per 11 anni direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica di Torino e ha fatto parte della Commissione Artistica Internazionale di Europa Cantat, la Federazione Europea delle Associazioni Corali. Insegna alla Scuola Holden di Tecniche della narrazione, a Torino. Vive a Roma e ha tre figli.